Gita in Puglia

Altamura

Definita fiera e ribelle per la sua storia, bella e nobile per la sua cultura, Altamura è una città dal passato glorioso.

La prima opera architettonica alla quale ci trovano di fronte per accedere al centro storico è Porta Bari, l’unica delle quattro porte rimasta totalmente integra, salvata dall’abbattimento esumibilmente per via del pregio architettonico o perché inscindibile da Palazzo De Angelis-Viti.

La fama di questa città è legata alla sua maestosa basilica fatta costruire da Federico II di Svevia nel 1232, questo imponente complesso architettonico, rappresenta uno dei massimi esempi di romanico pugliese dominato da due campanili che spiccano come braccia tese verso il cielo.

L’interno è a tre navate, la navata centrale termina con l’imponente altare maggiore settecentesco, il ricco
soffitto ligneo è decorato con stucchi d’oro.

Di grande importanza sono le cappelle delle navate minori.

Altro particolare che costituisce un elemento di unicità storica e originalità architettonica
sono i claustri, parola derivante dal termine latino claustrum, ossia spazio chiuso.

Si presentano come piazzette delimitate dalle abitazioni che vi si affacciano.

Si aprono sulle vie principali del centro storico tramite uno stretto vicolo che conduce ad un cortile
inclinato verso l’interno per permettere la raccolta delle acque piovane.

La funzione di tali claustri era l’aggregazione delle varie famiglie, ma grazie al loro unico ingresso, avevano principalmente funzioni difensive.

Altamura è una delle città più importanti al mondo per la produzione di pane

Polignano

Polignano a Mare, una delle mete più ambite della Puglia nonché patria del mitico
Domenico Modugno.

Un borgo medievale arroccato sul mare con vedute panoramiche uniche, anfratti nella roccia con ampie grotte nelle scogliere visitabili in barca.

Secondo la leggenda, Polignano ebbe origine da un pezzo di costa greca che andando alla deriva
traversò il mediterraneo fino a fondersi con la costa pugliese.

La spiaggetta di ciottoli bianchi e acqua trasparente, si chiama Cala Porto, è lo sbocco naturale della lama Monachile, una profonda insenatura una volta solcata da un torrente, è così chiamata
perché un tempo è stata avvistata la foca monaca.

Al di sopra della Lama Monachile campeggia un antico ponte romano sul cui selciato è ossibile ancora distinguere alcuni tratti della via Traina.

Il borgo antico di Polignano è tutto proteso sul mare, il labirinto di viuzze rimanda alla dimensione medievale e rappresenta la storia, la cultura e l’anima del luogo.

Percorrendo le viuzze del centro storico verso lo sperone roccioso più estremo si incontra la caratteristica chiesetta di Santo Stefano, fra le numerose cappelle è quella che seppur sconsacrata è resistita fino ad oggi.

Dalla parte del mare era dotata di una torre crollata agli inizi dell’800.

Sul suo basamento è stata ricavata una balconata divenuta uno dei punti più amati di Polignano, una loggia a picco sul mare dove dominare un blu profondo.

La storia racconta che l’origine di Polignano a Mare sia legata alla figura di Caio Mario, condottiero e uomo politico romano vissuto fra il secondo e il primo secolo avanti cristo che navigando con la sua flotta nel mare Adriatico alla ricerca di punto di attracco, avrebbe liberato il suo falchetto che si posò su un’alta scogliera segnando così il punto di attracco ma anche il luogo dove sarebbe sorta la città.

Monopoli

Racconta la storia di una terra che è passata attraverso i millenni riuscendo ad adeguarsi di volta in volta alle necessità che il periodo storico imponeva.

Con oltre 2000 anni di storia, era già nota agli antichi greci per la sua posizione geografica.

Si dice che il suo nome derivi dal sovrano cretese Minosse da alcuni ritenuto suo fondatore. Il suo porto è un punto di accesso privilegiato verso il mediterraneo orientale, questo ha fatto si che nell’arco dei secoli sia stata preda d’innumerevoli dominazioni, dai normanni fino ai veneziani, arricchendosi così di culture lingue e storia.

Perfettamente conservato è il cinquecentesco castello di Carlo V, parte delle sontuose mura fortificate,
erette per contrastare la minaccia delle flotte turche.

La Piazza Vittorio Emanuele II è tra le più grandi d’Italia, in essa si può osservare il monumento ai caduti della grande guerra realizzato dall’artista Edgardo Simone da Brindisi. Il monumento è l’unico in Italia a essere innalzato non per gli eroi, ma per il dolore straziante delle famiglie.

Ai piedi di un colossale legionario con una spada sguainata in una mano e la vittoria alata nell’altra, vi è
una madre che benedice il figlio che va in guerra e un’altra donna che conforta una vedova e un orfano di un soldato caduto.

Tantissime sono le chiese presenti, capolavori di architettura e fede, fra queste la suggestiva chiesa conosciuta come Chiesa del Purgatorio dove al suo interno vengono custoditi alcuni corpi mummificati di personaggi appartenuti alla sua confraternita; la basilica cattedrale dedicata alla Madonna della Madia, la cui facciata è ricca di spunti barocchi. Al fianco sinistro si trova il campanile a sei ordini: l’antica cattedrale romanica aveva tre campanili, che andarono distrutti uno dopo l’altro.

Non è poi da sottovalutare il ruolo fondamentale che viene svolto dalla cucina ricca dei tanti prodotti tipici d’eccellenza che il territorio e il mare di Monopoli offrono.