Premio Letterario Scrivere è Bello

“Scrivere è bello”, premio letterario al Centro Anziani di Montalto

MONTALTO DI CASTRO ( Viterbo) – Nell’ambito della manifestazione indetta dal coordinamento provinciale ANCeSCAO “Premio letterario scrivere è bello”, è stato consegnato al Centro Anziani di Montalto di Castro il “Premio speciale della giuria” con la motivazione “per aver saputo focalizzare in modo particolare le fasi della vita”, inerente al racconto “Ieri che non tornerà” scritto da Marino Santinelli. La consegna del premio è stata effettuata mercoledì 24 maggio presso la sede di Fondazione Caffeina a Viterbo, dove erano presenti i comuni della Tuscia tra i quali il sindaco di Tessennano, Ermanno Nicolai. «I sindaci di tutti i sessanta comuni della Tuscia – ha detto Nicolai – hanno sempre dimostrato nella storia passata la sensibilità nei confronti di quella che non è né prima, né seconda, né terza, ma la grande età fatta di persone che non sono una risorsa ma bensì un capitale da proteggere, formato di umanità, di memoria, di sensibilità ma soprattutto di disponibilità verso gli altri».

Alla manifestazione era presente il presidente del Centro anziani di Montalto di Castro, Mario Sisti, con una delegazione del comitato.

«Ringrazio l’associazione ANCeSCAO e il Centro Anziani di Montalto – dichiara il sindaco Sergio Caci – per essersi contraddistinti nelle loro attività a favore della comunità nel campo sociale e culturale. Questo premio vuole offrire un’occasione di incontro e di crescita a coloro che coltivano l’amore per la scrittura».

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Premio Letterario ”Scrivere è Bello” Prima Edizione

  Nel suggestivo parco della villa Ascenzi  ove ha sede il Circolo cittadino di Caffeina, a Piazza del Gesù a Viterbo, il giorno 24 maggio 2017, si è svolta la premiazione della prima edizione del premio letterario “ Scrivere è Bello” promosso dall’Associazione Ancescao Provinciale. 

Il premio intende promuovere, stimolare ed affinare l’esperienza della scrittura fra tutti i soci dei Centri Ancescao della Provincia e non solo edoffrire un’occasione di incontro e di crescita a coloro che coltivano l’amore per la scrittura e desiderano arricchire le proprie capacità espressive.                                          

Gli elaborati, in prosa, redatti su un tema liberamente scelto dai concorrenti e secondo la tipologia narrativa preferita (diario, racconto, favola, intervista, cronaca , ecc.) sono stati giudicati da una commissione composta da 5 persone del Coordinamento Provinciale, presieduta dalla Signora Cappuccini Maria che ha valutato e premiato i migliori. Poiché al concorso hanno partecipato anche ragazzi della scuola media, la commissione ha ritenuto opportuno dividere i lavori in due categorie Adulti e ragazzi. Pertanto sono stati premiati oltre che gli adulti anche i ragazzi. Complessivamente sono stati assegnati undici premi mentre a tutti i partecipanti è stato dato un attestato di partecipazione. La commissione ha dovuto lavorare molto per decidere i vincitori in quanto tutti gli elaborati meritavano di essere premiati. Tutti, infatti, hanno, chi in un modo chi in un altro, espresso. in forma originale con spontaneità, simpatia, partecipazione, fantasia ed anche con divertente ironia, emozioni, ricordi, stati d’animo, profondi rapporti affettivi, vagheggi, desideri, esperienze di vita vissuta ricche di amore e di speranza. La cerimonia semplice ma molto sentita e partecipata si è aperta con il saluto della presidente della commissione, Maria Cappuccini, che ha evidenziato il senso del premio, la bellezza degli elaborati e ringraziato tutti i partecipanti. Quindi, il presidente Ancescao, Arnaldo Picchetto, ha lodato l’iniziativa come segno di vitalità e di crescita sociale dei nostri Centri. La signora Monica, dell’Associazione Caffeina, nel prendere la parola si è compiaciuta non solo dell’iniziativa ma anche di come l’Associazione intende proseguire con iniziative anche di carattere culturale per essere presente sul territorio provinciale come stimolo di  proposte e valori  per il benessere comune.

Ha preso poi la parola il sindaco di Tessennano, dott. Ermanno Nicolai, che è restato sorpreso e nello stesso tempo meravigliato di quanto l’Associazione propone ed ha espresso tutto il suo sostegno impegnandosi a costituire il Centro anche nel suo Comune.

Caffeina ha dimostrato sensibilità ed attenzione alla nostra Associazione, e noi ne siamo grati, pertanto ci auguriamo che questo sia un primo passo per una collaborazione sempre più propositiva, attiva ed efficace.  

Tommaso Bernardini

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elaborato di Marino Santinelli

IERI CHE NON TORNERÀ

Aveva gli occhi stanchi e il sorriso triste, seppur bello. Anche se ben intonacato, ben attrezzato e con personale altamente qualificato, Antonio lì si sentiva sopraffatto. Antonio, lo zio di tutti, quello che arrivava sempre con le caramelle e i giocattoli…sempre! Non occorreva che fosse un compleanno o una festa particolare, no, lo zio Antonio faceva il suo giro e per ognuno un pensiero, un come va, con il sorriso e gli occhi tranquilli, riposati e calmi. Il ciuffo bianco nei capelli e 68 anni portati bene, scapolo e un po’ di diabete alto “no grazie ho la mia pasticchina da mettere nel caffè” rispondeva discreto, pacato e riservato. Ripartiva con la sua utilitaria bianca sempre pulita, ordinata e con l’olio al punto giusto, poi… i primi acciacchi, la sorella che muore, lo sfratto, la casa in disordine e traslochi a non finire, la memoria che va e viene, la rabbia, la malinconia, la depressione, e solo, in un ricovero per anziani. Il pappagallo, il vasetto e il pannolone, tutti a mensa la solita ora, tutti in giardino, tutti a letto e… figli che non si vedono, nipoti in vacanza, il girotondo dei pensieri sempre uguali. Dialoghi muti, colpi di tosse e…uno se ne va, poi un altro, il rimpiazzo e letti da rifare, ricambio dell’aria, chiamati per cognome, la professionalità che distrugge l’anima e tutto ciò che hai fatto riposto nei ricordi offuscati, come il presente e il futuro non pensabile, non abile. Visite mediche e decadimento, la carrozzella…e…Antonio…lo zio Antonio, con la testa riversa in avanti poi indietro, legato per non cadere, le sbarre nel letto e…le carezze e le belle parole lasciate negli occhi di una donna ora chissà dove. L’altrove che non c’è, nessuna risposta, nessun perché, e tutto quello che di buono hai fatto, nella valigia del sottotetto nella mansarda dei desideri, ieri che non tornerà, davanti alla verità! La croce in cappella, una preghiera e tante speranze, le luci nelle stanze e il neon affievolito, neanche la forza per alzare un dito, prosciugato e stordito come chi va in discoteca. La folla muta, cieca, bieca, le pasticchine e il mondo artificiale, il paranormale, lo sgomento e l’allucinazione, la mancanza di comunicazione il dramma e la televisione, i numeri, le stragi, la noia, la maleducazione e la cultura ignorata…e…Antonio uscì da scuola, portò a casa i temi da correggere, salì in terrazza, guardò il mare lontano e un po’ distante, l’orizzonte da dover raggiungere.  

LA LIBERTA’ SI CONQUISTA!          (Marino Santinelli)

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